C'è un petroliere che vive a Londra, sulla sessantina d'anni, forse qualcosa di più.
Il petroliere vive e lavora a Londra da una vita ma è nato vicino a Belgrado e a Belgrado vive sua moglie. Ogni venerdì mattina prende lo stesso aereo e torna a casa. La casa si trova in una strada del centro, non una strada molto trafficata, neppure troppo centrale in realtà.
Su questa strada si affacciano alcune ambasciate. L'ambasciata della Gran Bretagna ad esempio. L'ambasciatore, un uomo grande e con gli occhi piccoli abita qui.
L'avvocato, una donna sui trentacinque anni, il professore di chirurgia e la sua signora e Sergej vivono sulla stessa strada.
Ogni venerdì sera un piccolo locale, un ristorante dagli spazi stretti ospita quella che chiamano la festa della strada. Chi abita qui ogni venerdì sera incontra tutti gli altri e fa festa.
Ma fa festa per davvero.
Si conoscono tutti, e si salutano calorosamente.
Ai tavoli non si è mai seduti tutti assieme, qualcuno è sempre in piedi a salutare, a urlare qualcosa di incomprensibile.
E dopo una certa ora si scatena una follia di ballo, tra i tavoli del ristorante dagli spazi stretti.
L'avvocato con una voce da lacrime canta una canzone sul Kosovo, il petroliere e il professore si scambiano le donne ballando, l'ambascatore al tavolo si prende delle sonore pacche sulle spalle dalla guardia del corpo e autista indiano perchè è il suo compleanno.
E sembrano tutti davvero felici e senza pensieri.